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In Italia solo una laurea su cento in informatica. Un individuo adulto su due non è in grado di spostare un file o copiare una cartella sul desktop

2012/04/17 08:44:27
marketing riflessioni

I dati compilati dall'Eurostat in occasione della recente E-skills week, la settimana delle competenze elettroniche, dicono che fra i tanti deficit Italiani c'è anche quello inerente il livello di preparazione nella capacità di utilizzo di computer. Solo la Romania (0,9%) presenta un dato peggiore di quello italiano (1,3% mentre la media europea è del 3,4%).

Nella tabella dell'Eurostat si vede come la Macedonia sia passata dall'1,2 all'8,1% di laureati informatici sul totale, Malta dall'1,9 al 5,6%, Croazia dal 2,4 al 4% e Ungheria dal 2 al 3,4) mentre Portogallo è in flessione dal 5,1 all'1,7% e Regno Unito dal 5,9 al 4%.
Austria con il 5,6%, Spagna con il 5,1%, Cipro con il 4,7% ed Estonia con il 4,4% sono infine le nazioni che guidano nell'ordine la graduatoria (la Germania è al 3,6% e la Francia al 4%).

Riguardo l'uso dei computer l'Eurostat ha preso in considerazione due fasce d'età – la popolazione adulta dai 16 ai 74 anni e quella giovane dai 16 ai 24 – individuando quattro categorie di abilità.
Mentre su base europea, il 63% degli adulti dichiara di saper compiere operazioni elementari, il 43% di non avere problemi ad utilizzare un foglio di calcolo sul pc per le formule aritmetiche di base, il 31% si reputa capace di realizzare presentazioni avvalendosi degli appositi software e il 10% di scrivere un programma.
L'Italia evidenzia percentuali inferiori alla media Ue.
Al livello base (saper compiere operazioni elementari) vi arriva solo il 54% di italiani tra i 16 e i 74 anni e l'85% dei giovani tra i 16 e i 24.

Di fronte all'eccellenza scandinava, in Finlandia 37 giovani su 100 hanno la capacità di scrivere autonomamente un programma, l'Italia si conferma indietro anche per ciò che concerne i concetti rudimentali nell'uso di un computer.

Nella fascia tra i 16 e i 74 anni, infatti, quattro italiani su dieci (il 39%, rispetto al 22% della media Ue e il 6% di Danimarca, Lussemburgo e Paesi Bassi) ammettono di non aver mai usato un pc nella loro vita e più di un individuo adulto su due (il 54% di cui sopra) non è in grado di spostare un file o copiare una cartella sul desktop.

Questi dati dovrebbero far riflettere le nostre istiruzioni se pensiamo al ruolo che le tecnologie Ict hanno assunto nello sviluppo e nella crescita dell'economia. Per non parlare ovviamente del loro compito naturale di propulsori all'innovazione.

Ma forse molti nelle nostre istituzioni appartengono proprio alla percentuale del 54%.
In questo contesto, parlare di Italia come un paese che persegue la qualità, mi sembra quanto mai onirico.
L'Italia si conferma dunque un paese per vecchi, incapace di recitare un ruolo di primo piano sullo scacchiere mondiale.

Che sia forse colpa anche di troppa televisione?

 

 


In Italia solo una laurea su cento in informatica. Un individuo adulto su due non è in grado di spostare un file o copiare una cartella sul desktop